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mercoledì 3 luglio 2013

d20 e d12 una versione semplificata per gestire contrattempi e disastri


Oggi riprendo uno dei primi post e lo ripropongo in versione semplificata e rivista, in particolare questa versione a differenza della precedente come da tradizione considera il risultato di 1 o di 20 sul d20 come eventi importanti.

L'idea di fondo resta la stessa ovvero utilizzare, nel determinare il successo o il fallimento di un azione, insieme al classico d20 (dado a 20 facce) anche il bellissimo, e trasuratissimo, d12 (dado a 12 facce) per aggiungere un livello di successo e di fallimento ulteriori a quelli possibili.

Il d20 come è noto è il dado più usato da tutti i sistemi ispirati o derivati da D&D (la maggioranza dei cloni e dei giochi OSR, ma anche le versioni commerciali più recenti). Il d20 viene infatti usato per i tiri per colpire, per i tiri salvezza e a volte anche per le abilità di ladro e abilità non di combattimento. Invece il d12 è uno dei dadi meno utilizzati.

In questa versione della meccanica d20&d12 il d12 si tira insieme al d20 e modifica il risultato quando sul d12 si ottiene un 1 (solo se il d20 dava un fallimento) o un 12 (solo se il d20 dava un successo).



Una tabella chiarirà immediatamente il meccanismo che si propone:

Risultato d20 Risultato d12  effetto
11fallimento molto grave (f--)  
12-12fallimento grave (f-)
Fallimento1fallimento grave (f-)
Fallimento2 - 12fallimento normale(f)
Successo1 - 11successo normale (s)
Successo12successo speciale (s+)
201-11successo speciale (s+)
2012successo eccezionale (s++)

Gli effetti dei vari gradi di successo e fallimento dipendono molto dai gusti e dalla specifica campagna, si possono utilizzare effetti generici il cui dettaglio viene lasciato alla fantasia del GM o dettagliatissime tabelle di risultati.

Le ragioni per legare il d12 al d20 restano le stesse del primo articolo ovvero la volontà di utilizzare il d12 almeno quanto il d20 e poi perché da un punto di vista geometrico il d20 e il d12 sono legati, infatti i solidi su cui sono costruiti, ovvero l'icosaedro (20 facce, 30 spigoli e 12 vertici) ed il dodecaedro (12 facce, 30 spigoli e 20 vertici) sono l'uno il duale dell'altro e per ragioni assolutamente arbitrarie trovo giusto utilizzarli insieme; per approfondire vedete qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Solido_platonico.


Per eventuali tabelle di risultati rimando al precedente articolo Dal fallimento disastroso al successo strepitoso (viva il d12!) e mi riprometto di riprendere la questione con nuovi esempi.

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